giovedì 25 luglio 2013

Dal GRANDE credito, al MICRO credito...

Una buona partenza. 
Venerdì scorso in consiglio regionale, abbiamo
discusso della proposta di 'microcredito' a favore dei colleghi in
difficoltà. Una discussione interessante che ha portato alla luce una
serie di elementi a me stesso poco conosciuti, e che si è svolta in un
clima molto costruttivo. Dico subito che alla fine il consiglio ha deciso
di lavorare su tre direttrici
a) una ricognizione ed una valorizzazione degli strumenti già esistenti
(convenzioni etc.) che potrebbero essere utilizzati  sin da subito dai
colleghi in difficoltà.
b) OdG e AST chiederanno un incontro alla Regione Toscana per capire in
che termini anche i giornalisti potranno accedere ai fondi di microcredito
per lavoratori in difficoltà che la giunta ha recentemente deliberato e
che faranno parte della variazione di bilancio, in votazione nel prossimo
consiglio regionale.
c) un incontro con Banca Etica o con realtà simili -che abbiano cioé
un'esperienza pregressa e solida nel settore- al fine di capire in che
termini OdG (fatti salvi i limiti 'patrimoniali' derivanti dalla
condizione di Ente pubblico) e AST possano muoversi in vista della
creazione di strumenti microcreditizi o similari.

Credo si tratti di un buonissimo inizio che, per quanto mi rigurada,
conferma la bontà del percorso intrapreso nel momento in cui ho deciso di
votare le cariche proposte dalla maggioranza.

Salut
DG

mercoledì 10 luglio 2013

PROPOSTE PER PROGRAMMA ODG TOSCANA

ECCO LE PROPOSTE PROGRAMMATICHE CHE HO SPEDITO OGGI AI COLLEGHI DEL CONSIGLIO ODG TOSCANA PERLA CONSILIATURA.

Oltre a ciò è in piedi naturalmente  il discorso sul ricongiungimento, l'applicazione della Carta  di Firenze, e le questioni del'equo compenso. senza dimenticare che dobbiamo cominciare ragionare i maniera concreta sulla vicenda corsi di formazione etc. 
la questione del voto elettronico dovrebbe essere 'acclarata' invece anche da parte loro. in ogni caso mi riservo di riproporla quanto prima. 
Buona lettura.



Caro presidente,
cari colleghi

le proposte che vi sottopongo  partono dalla convinzione
che, se questa professione avrà un futuro (e gli spazi perché lo abbia in
realtà sono a mio modesto parere straordinariamente ampi e fecondi,
soprattutto in virtù dello scenario offerto dalle nuove tecnologie,  che
se pongono delle nuove sfide, ancor più richiedono ed esaltano un ruolo
centrale per l'informazione professionalizzata) sarà solo a patto che si
rafforzi l'attenzione verso il rigore deonotlogico dei comportamenti di
tutti, e si creino le condizioni per un salvaguardia dei diritti e delle
prerogative dei giornalisti.

In questa consiliatura dunque, l'Ordine -sempre a mio modesto parere-
dovrà  assumere tutte quelle iniziative che vadano verso questa direzione,
riagganciando, allo stesso tempo, un rapporto legittimante nei confronti
dei giornalisti che, spesso, vedono e vivono le proprie istituzioni di
categoria come 'lontane' se non addirittura 'inutili' o 'ostili'.

Ecco dunque tre temi su cui mi piacerebbe che questo consiglio riflettesse
fattivamente.


MICROCREDITO: Oggi il precariato di massa, e la crisi economica (spesso
usata in maniera strumentale dalle aziende)  crea quotidianamente
condizioni di difficoltà per i giornalisti che hanno contratti
'flessibili', in cassa integrazione, disoccupati etc etc.  Spesso questi
giornalisti fanno fatica anche ad assolvere alle esigenze quotidiane
dell'esistenza. Parlare di 'libertà di cronaca e di critica' per loro è
spesso una chimera beffarda. L'Ordine deve dunque  porsi il problema di
offrire, per quello che è nelle sue possibilità, un aiuto concreto  a
questi colleghi.
L'idea dunque è quella di  valutare con Banca Etica (o altri istituti
bancari) la fattibilità di un fondo per il microcredito destinato agli
iscritti in difficoltà economica, garantito dal patrimonio mobiliare ed
immobiliare dell'ordine medesimo; a partire dalla quota che OdG prende
come aggio per la riscossione dei soldi per le tessere annuali.

BOLLINO DI QUALITA' PER SITI INTERNET FB ETC- La complessità del mercato
contemporaneo ci insegna che le attribuzioni ed i marchi di qualità, i
disciplinari etc creano dinamiche economiche di segno positivo, e nuove
possibilità di sviluppo anche in momenti di crisi. Il caso più eclatante è
quello del settore 'food' (marchi di origine controllata, bio, filiera
corta, km zero etc etc), o anche il mercato turistico (le vele di
legambiente, le bandiere  blu, i siti unesco, i borghi arancioni ,le
strade tematiche etc etc). Un meccanismo del genere può essere a mio
parere  sperimentato anche nel giornalismo;  a partire dalla rete che è
già il presente e sarà sempre più il futuro della ns professione. La
proposta allora è quella di creare un marchio di qualità, magari in
collaborazione con l'AST, che valorizzi quei siti, quei profili FB, che
utilizzano personale giornalistico e ne tutelino i diritti e le
professionalità.  A partire dai contratti di lavoro e dal rispetto dei
principi contenuti nella Carta di Firenze.

REGOLAMENTAZIONE ACCESSO CONFERENZE STAMPA- Sempre più spesso, le
conferenze stampa sono il luogo in cui la professione giornalistica viene
mortificata, sia nelle condizioni oggettive del lavoro, sia -soprattutto
per quello che ci interessa- in virtù della partecipazione di non
giornalisti (stagisti, 'tirocinanti' etc etc). Su questo OdG a mio  parere
dovrebbe tentare di intavolare una dialettica -molto laica ma altrettanto
ferma-  con le istituzioni pubbliche (e private) per regolamentare
l'accesso alle conferenze stampa, riservandole ai giornalisti pubblicisti
o professionisti. In parallelo si propone l'isituzione di una specie di
di 'foglio rosa' per i colleghi che, non ancora iscritti all'ordine, siano
inviati dagli editori a partecipare, durante il loro percorso di
formazione.

Domenico Guarino