Una buona partenza.Venerdì scorso in consiglio regionale, abbiamo discusso della proposta di 'microcredito' a favore dei colleghi in difficoltà. Una discussione interessante che ha portato alla luce una serie di elementi a me stesso poco conosciuti, e che si è svolta in un clima molto costruttivo. Dico subito che alla fine il consiglio ha deciso di lavorare su tre direttricia) una ricognizione ed una valorizzazione degli strumenti già esistenti (convenzioni etc.) che potrebbero essere utilizzati sin da subito dai colleghi in difficoltà.b) OdG e AST chiederanno un incontro alla Regione Toscana per capire in che termini anche i giornalisti potranno accedere ai fondi di microcredito per lavoratori in difficoltà che la giunta ha recentemente deliberato e che faranno parte della variazione di bilancio, in votazione nel prossimo consiglio regionale.c) un incontro con Banca Etica o con realtà simili -che abbiano cioé un'esperienza pregressa e solida nel settore- al fine di capire in che termini OdG (fatti salvi i limiti 'patrimoniali' derivanti dalla condizione di Ente pubblico) e AST possano muoversi in vista della creazione di strumenti microcreditizi o similari. Credo si tratti di un buonissimo inizio che, per quanto mi rigurada, conferma la bontà del percorso intrapreso nel momento in cui ho deciso di votare le cariche proposte dalla maggioranza. Salut DG
giovedì 25 luglio 2013
Dal GRANDE credito, al MICRO credito...
mercoledì 10 luglio 2013
PROPOSTE PER PROGRAMMA ODG TOSCANA
ECCO LE PROPOSTE PROGRAMMATICHE CHE HO SPEDITO OGGI AI COLLEGHI DEL CONSIGLIO ODG TOSCANA PERLA CONSILIATURA.
Oltre a ciò è in piedi naturalmente il discorso sul ricongiungimento, l'applicazione della Carta di Firenze, e le questioni del'equo compenso. senza dimenticare che dobbiamo cominciare ragionare i maniera concreta sulla vicenda corsi di formazione etc.
la questione del voto elettronico dovrebbe essere 'acclarata' invece anche da parte loro. in ogni caso mi riservo di riproporla quanto prima.
Buona lettura.
Caro presidente, cari colleghi le proposte che vi sottopongo partono dalla convinzione che, se questa professione avrà un futuro (e gli spazi perché lo abbia in realtà sono a mio modesto parere straordinariamente ampi e fecondi, soprattutto in virtù dello scenario offerto dalle nuove tecnologie, che se pongono delle nuove sfide, ancor più richiedono ed esaltano un ruolo centrale per l'informazione professionalizzata) sarà solo a patto che si rafforzi l'attenzione verso il rigore deonotlogico dei comportamenti di tutti, e si creino le condizioni per un salvaguardia dei diritti e delle prerogative dei giornalisti. In questa consiliatura dunque, l'Ordine -sempre a mio modesto parere- dovrà assumere tutte quelle iniziative che vadano verso questa direzione, riagganciando, allo stesso tempo, un rapporto legittimante nei confronti dei giornalisti che, spesso, vedono e vivono le proprie istituzioni di categoria come 'lontane' se non addirittura 'inutili' o 'ostili'. Ecco dunque tre temi su cui mi piacerebbe che questo consiglio riflettesse fattivamente. MICROCREDITO: Oggi il precariato di massa, e la crisi economica (spesso usata in maniera strumentale dalle aziende) crea quotidianamente condizioni di difficoltà per i giornalisti che hanno contratti 'flessibili', in cassa integrazione, disoccupati etc etc. Spesso questi giornalisti fanno fatica anche ad assolvere alle esigenze quotidiane dell'esistenza. Parlare di 'libertà di cronaca e di critica' per loro è spesso una chimera beffarda. L'Ordine deve dunque porsi il problema di offrire, per quello che è nelle sue possibilità, un aiuto concreto a questi colleghi. L'idea dunque è quella di valutare con Banca Etica (o altri istituti bancari) la fattibilità di un fondo per il microcredito destinato agli iscritti in difficoltà economica, garantito dal patrimonio mobiliare ed immobiliare dell'ordine medesimo; a partire dalla quota che OdG prende come aggio per la riscossione dei soldi per le tessere annuali. BOLLINO DI QUALITA' PER SITI INTERNET FB ETC- La complessità del mercato contemporaneo ci insegna che le attribuzioni ed i marchi di qualità, i disciplinari etc creano dinamiche economiche di segno positivo, e nuove possibilità di sviluppo anche in momenti di crisi. Il caso più eclatante è quello del settore 'food' (marchi di origine controllata, bio, filiera corta, km zero etc etc), o anche il mercato turistico (le vele di legambiente, le bandiere blu, i siti unesco, i borghi arancioni ,le strade tematiche etc etc). Un meccanismo del genere può essere a mio parere sperimentato anche nel giornalismo; a partire dalla rete che è già il presente e sarà sempre più il futuro della ns professione. La proposta allora è quella di creare un marchio di qualità, magari in collaborazione con l'AST, che valorizzi quei siti, quei profili FB, che utilizzano personale giornalistico e ne tutelino i diritti e le professionalità. A partire dai contratti di lavoro e dal rispetto dei principi contenuti nella Carta di Firenze. REGOLAMENTAZIONE ACCESSO CONFERENZE STAMPA- Sempre più spesso, le conferenze stampa sono il luogo in cui la professione giornalistica viene mortificata, sia nelle condizioni oggettive del lavoro, sia -soprattutto per quello che ci interessa- in virtù della partecipazione di non giornalisti (stagisti, 'tirocinanti' etc etc). Su questo OdG a mio parere dovrebbe tentare di intavolare una dialettica -molto laica ma altrettanto ferma- con le istituzioni pubbliche (e private) per regolamentare l'accesso alle conferenze stampa, riservandole ai giornalisti pubblicisti o professionisti. In parallelo si propone l'isituzione di una specie di di 'foglio rosa' per i colleghi che, non ancora iscritti all'ordine, siano inviati dagli editori a partecipare, durante il loro percorso di formazione.
Domenico Guarino
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