UN
'BOLLINO BLU' PER L'EDITORIA DI QUALITA'
Ecco la mia proposta di 'bollino blu' presentata ai consiglieri nazionali Toscani per una loro valutazione.
Buona lettura
L'idea
di un marchio di qualità per l'editoria on line nasce nell'ambito di
una riflessione più ampia derivante dall'analisi delle condizioni
concrete del mercato editoriale nella sua situazione attuale.
La
prima considerazione è che l'informazione giornalistica, per sua
stessa natura, si propone come un mercato tendenzialmente di 'alta
gamma', che risponde dunque alle logiche dei mercato di qualità:
maggiore è la protezione della 'qualità' migliori sono le
prospettive di mercato e di conseguenza anche la tutela delle
condizioni occupazionali del settore.
La
seconda deriva dal primato della rete internet per la diffusione
anche delle notizie giornalistiche: rappresenta il futuro, ma anche
già il presente della nostra professione: va dunque 'normato' per
evitare il rischio, in parte già attuale, di un immiserimento delle
proposte e delle condizioni economiche di chi vi lavori.
La
terza considerazione deriva dalla constatazione che le questioni
deontologiche e quelle contrattuali (di garanzia economica e di
diritti) dei giornalisti sono strettamente col-legate: un giornalista
non 'indipendente' sotto il profilo del reddito è proporzionalmente
meno 'indipendente' sotto quello della professione, e comunque messo
nelle condizioni di non poter esercitare a pieno le proprie
'prerogative' (organo di garanzia costituzionale e democratica) e le
proprie qualità.
La
scommessa sta nel mettere assieme queste tre istanze, promuovendo un
marchio di qualità (sulla scorta di quelli che già prosperano nel
mercato ad esempio del food and wine, del tursimo, del leisure, del
wellness etc etc) che 'indichi' al mercato (lettori) prodotti
garantiti dal punto di vista della professionalità giornalistica.
Naturalmente
tali prodotti conviveranno con quelli che non avranno la voglia o la
possibilità di richiedere il 'bollino' ma saranno in qualche modo
'identificati' e potranno 'spendere' il proprio 'plusvalore' per
conquistare quote di mercato, rendendosi identificabili nel mare
magnum (sempre più magnum...) della rete.
Vanno
considerate infine due cose
- Di fatto parlare di 'testate web' oggi significa inoltre 'aggredire' tutto il mercato editoriale, in quanto già oggi tutti i media tradizionali hanno almeno una o più 'piattaforme web' direttamente collegate.
- Attraverso il bollino blu Ordine (e FNSI) raccoglierebbero in senso positivo la sfida del futuro, rilanciando sul terreno della qualità come elemento distintivo di una professione che altrimenti rischia di 'scomparire' essendo 'assediata' da abusivato, lavoro nero, lavoro illegale, commistioni con pubblicità e comunicazione etc etc
In
sintesi
Cos'è?
Il
'bollino blu' è un marchio di qualità che identifica quei prodotti
editoriali che
- dimostrino di rispettare i contratti giornalistici
- dimostrino di attuare le carte deontologiche OdG
A
chi si applica?
A
tutti i prodotti editoriali diffusi attraverso il web
Chi
lo rilascia
OdG
e FNSI, o, tramite loro, una Fondazione di cui ordine e sindacato si
facciano promotori, con la partecipazione di soggetti pubblici ed
associazioni o fondazioni che abbiano a cuore l'informazione
indipendente e di qualità
Come
viene concesso?
Attraverso
la richiesta delle testate interessate che si sottopongono alla
verifica delle condizioni
Domenico
Guarino