IL SINDACATO E’ MORTO. A CONTRORADIO
Il sindacato è morto a Controradio perché non è riuscito a vincere una vertenza di modeste dimensioni,che poteva essere tranquillamente portata ad un esito positivo, se solo avesse voluto concretamente
perché ha accettato di fatto il principio che dei contratti a termine non sono l’anticamera della stabilizzazione ma del precariato
perché ha avallato il fatto che che il lavoro giornalistico venga svolto da stagisti
perché ha lasciato sul campo l’unica fiduciaria di redazione eletta nelle radio della Toscana –una delle poche in Italia- non essendo stato in grado di difenderla al tavolo delle trattative
perché la lavoratrice cui non è stato rinnovato il contratto ricopriva il delicato ruolo di RLS (responsabile sicurezza per i lavoratori)
perché a trarre vantaggio dalla vertenza sono stati i lavoratori che non hanno scioperato o che sono addirittura andati in onda al posto dei redattori in sciopero
perché l’esito della vertenza sancisce che chi si impegna nel tutelare i propri e gli altrui diritti ha tutto da perdere mentre chi pensa ai propri interessi ed al proprio tornaconto può aspirare a gratificazioni economiche e professionali
perché non ha voluto o saputo prendere in esame le questioni relative all’abuso della professione giornalistica, cosa che diventa 'criminale' nel momento in cui permette l’allontanamento di giornalisti con regole contratto
Il sindacato è morto, ma noi ci impegneremo per farlo rinascere, diverso,
Domenico Guarino
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