venerdì 1 marzo 2013

YA BASTA, GRILLO, E L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL'ORDINE

Le recenti elezioni politiche hanno segnato la (clamorosa?) affermazione del movimento 5 Stelle. Da sempre, dal primo Vday, M5S ed il suo 'leader' si sono caratterizzati per una strenua lotta nei confronti dell'Ordine dei Giornalisti, di cui, unico tra le (presunte) 'corporazioni' si chiedeva esplicitamente l'abolizione immediata. Se tanto mi da' tanto, possiamo ragionevolmente pensare che una buona parte (maggioritaria?) del paese sia più o meno su queste posizioni.
Lo sapevano, forse, di sicuro lo immaginavamo, ma vederlo affermato con tale forza impone a tutti noi delle riflessioni serie.
Non saremo mai tra quelli che negheranno i limiti della ns. categoria: troppo ripiegata su sé stessa, troppo accomodante con i forti, ed incline ad assumere il punto di vista prevalente come proprio. Non neghiamo poi che ci siano giornalisti disonesti, approfittatori, ed anche 'criminali', in qualche modo. Contro questo ci siamo sempre battuti e ci batteremo sempre.
Però abbiamo sempre ribattuto agli esponenti di M5S che, tutto ciò, può essere addebitato a qualunque categoria. Non è una prerogativa dei giornalisti: nessuna, nemmeno quella dei fruttivendoli è immune dalla disonestà o dall'opportunismo.
E allo stesso modo, non si può sostenere che vada abolito, come mi fu risposto dal neoparlamentare grillino Alfonso Bonafede, “perchè l'ha fondato Mussolini”. Argomentazione risibile, anche perché se il Duce lo fondò, la Repubblica, nel 1963, lo rifondò con una legge esemplare, sia per i giornalisti che per il diritto di informazione di critica che è un beneficio per tutti i cittadini.

C'è però un aspetto su cui i Grilli hanno ragione: quello della deontologia. Oggi più che mai, se il giornalismo vuole avere un futuro, deve impegnarsi a fare pulizia al proprio interno e deve rispettare le norme deontologiche che si è dato, a salvaguardia della propria credibilità e della propria sopravvivenza.
Per questo nel programma di YB la valorizzazione ed il rispetto della deontologia è un punto imprescindibile.
Il punto da cui ripartire, per non essere travolti. E perchè noi sappiamo di avere ancora un ruolo importante nel presente e nel futuro di questo paese.

Ci rivediamo il 14 presso Multiverso, in via Campo D'Arrigo (zona ponte al Pino) 42 Firenze  

Nessun commento:

Posta un commento