La prima buona notizia è che non sono cambiati dall’anno
precedente (rinnovare e ripensare gli organismi di categoria, per dotare la ns
professione di istituzioni adeguate ai tempi ed alle sfide della
contemporaneità).
L’altra , è che la cosa vi riguarda. In prima persona.
Negli scorsi mesi abbiamo incrociato le sensibilità e le
storie di tanti colleghi che con noi hanno condiviso il percorso verso la Carta
di Firenze, la legge sull’equo compenso, il progetto di legge regionale
sull’informazione locale.
Tutta roba che conoscete o che comunque trovate postata qui
o sul ns profilo FB.
Queste cose -osteggiate se non dileggiate da settori più o
meno noti del nostro notabilato ordinistico e sindacale- rimangono, ad oggi, l’unico atto concreto
degli ultimi anni.
Ognuna di queste a suo modo ridefinisce il campo della
professione; ciascuna di per sé. Tutte
in maniera integrata.
Siamo tutti consapevoli però che senza istituzioni capaci di
partire da questi cardini per ripensare lo 'statuto' professionale e le caratteristiche 'ideali' del giornalismo presente e futuro (intendiamo
del giornalismo nelle condizioni concrete del suo agire professionale qui
ed ora) tutto lo sforzo compiuto risulterà
inutile.
Sarà stato inutile aver lavorato INSIEME per obiettivi alti;
inutile aver portato 400 persona a Firenze per due giorni a
discutere di professionale e lavoro
inutile aver lottato contro schieramenti sclerotizzati e
stantii, pensati quasi col solo scopo di mantenere tutto nelle condizioni
esistenti.
Stiamo lavorando ad
un grande appuntamento regionale da tenersi alla fine di Gennaio per discutere
insieme come affrontare questa sfida.
Se pensate che le istituzioni di categoria vadano
profondamente e radicalmente rinnovate sarà l’occasione di capire INSIEME come fare
Se invece pensate che tutto vada bene così… BUON ANNO anche
a voi
Nessun commento:
Posta un commento