segnatevi il posto e la data: venerdì 8 febbraio alle 21, presso la sala CNA, in via 78 Reggimento Lupi di Toscana.
Ci ritroveremo per parlare delle prospettive della nostra azione in vista delle prossime elezioni per l'Ordine.
Se pensate che, questa volta più che mai, sia possibile incidere davvero negli equilibri scelrotizzati della categoria, portando persone, energie ed idee nuove, beh, allora, non potete assolutamente mancare.
Il posto che abbiamo scelto è (innanzitutto gratutito...) facilmente raggiungibile con la tranvia (anche per chi viene da fuori Firenze col treno), o dall'autostrada, o dalla FI-PI-LI.
Niente scuse dunque.
Di seguito la bozza del 'programma' che vorremmo discutere con voi.
A presto
per YB
Domenio Guarino
Fabrizio Morviducci
RINNOVAMENTO- Gran parte del gruppo dirigente OdG occupa da decenni il vertice della rappresentanza sindacale ed ordinistica. Riteniamo sia arrivato il momento di cambiare, visto che negli ultimi 10 anni, le stesse persone hanno assistito al progressivo deterioramento delle condizioni oggettive del lavoro giornalistico. Delle due l’una: o non sono state capaci di intervenire, oppure non hanno ritenuto fosse il caso di farlo. In entrambe le ipotesi si tratta di un gravissimo errore
PROSSIMITA’- Attualmente l’ordine viene percepito dalla gran parte dei colleghi come un organismo distante, lontano dai problemi della categoria, poco presente e sostanzialmente ripiegato su sé stesso. Di fatti, a parte l’assemblea annuale, per altro convocata in orari impraticabili per chi lavori quotidianamente, il rapporto con l’OdG, al momento si limita al pagamento della quota annuale. Praticamente inesistente anche il rapporto con il sindacato e l’impegno comune per sostenere i colleghi in difficoltà. Il nostro obiettivo è quello di riavvicinarlo il più possibile a chi svolge la professione, sperimentando tutti gli strumenti (social network, una linea info solo alcuni esempi) che rendano possibile la massima prossimità dell’OdG ai colleghi ed ai loro problemi
DEONTOLOGIA - Riteniamo che, soprattutto in questa fase, debbano essere profuse le massime energie a parte dei tutti per ridare credibilità alla professione giornalistica. L’Ordine è custode della deontologia, deve dunque agire in maniera sempre più rigorosa a salvaguardia della professione e del suo coretto svolgimento secondo le leggi e le carte che l’Ordine è tenuto a rispettare e a far rispettare agli iscritti.
SOBRIETA’- soprattutto in un momento in cui la dilagante precarietà minaccia quote sempre più larghe della categoria, è necessario che chi ricopre incarichi ufficiali lo faccia seguendo un costume di massima sobrietà nelle spese. Fatto salvo il giusto riconoscimento dell’impegno a favore dalla categoria, tutte le spese per trasferte, rimborsi etc dovranno essere rendicontate e parametrate secondo criteri di grande parsimonia. La carriera ordinistica si fa non per interesse ma perché si è interessati al benessere della categoria.
RAPPORTI COL CITTADINO - Non esiste un giornalismo ‘scevro’ dalla dimensione sociale. I giornalisti hanno il dovere di cercare e praticare canali di collegamento con la società e le sue istanze. Noi ci faremo promotori di iniziative che riavvicinino i cittadini alla professione, rafforzando la reputazione ed il prestigio dei giornalisti.
CARTA DI FIRENZE ED EQUO COMPENSO - Nel prossimo mandato, l’OdG Toscano dovrà profondere le massime energie al fine di valorizzare la Carta di Firenze e dare a questo strumento piena attuazione in combinato con la legge sull’Equo compenso (nella speranza di una rapida applicazione), nella prospettiva di una lotta serrata al precariato, allo sfruttamento, e alla ricattabilità dei giornalisti
LEGGE REGIONALE- l’Ordine Regionale si farà promotore di un’azione politica a sostegno di una legislazione toscana che valorizzi e supporti l’informazione locale, premiando gli editori virtuosi, ovvero coloro che riconoscono e valorizzano la professionalità giornalistica a partire dagli inquadramenti economici e contrattuali.
CORSI DI FORMAZIONE – La formazione permanente dei giornalisti dovrà essere curata seguendo le linee guida che devono ancora arrivare dall’ordine nazionale. Ogni ‘scatto in avanti’ rischia di far fare ai colleghi un doppio lavoro o un lavoro che non serve alla formazione così come prevista dal Dpr sulla riforma degli ordini. L’obiettivo che ci prefiggiamo è quello di abbattere il più possibile i costi a carico dei colleghi, anche grazie alle economie che verranno fare (vedi paragrafo sobrietà), definendo le eventuali quote di partecipazione in base al reddito dei colleghi.
RIFORMA – La prossima consiliatura a Roma sarà auspicabilmente quella della Riforma. I nostri rappresentanti dovranno portare un contributo importante che vada nella direzione della dignità professionale, del ricongiungimento per i ‘professionisti di fatto’ (i tanti collaboratori pubblicisti che si vedono negato il praticantato dagli editori) e per un sistema elettorale che preveda il voto elettronico al fine di massimizzare la partecipazione di tutti i colleghi al rinnovo degli organismi elettorali.
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