martedì 12 febbraio 2013

CHE ME NE FACCIO DI UNA MORA. OVVERO: I DIECI EURO CHE (NON) SCONVOLSERO IL MONDO




(In relazione a questa notizia


Dieci euro… di questi tempi, direte voi. Ed in effetti, mai ‘sputare’ sui soldi, soprattutto di questi tempi.
E  allora ben venga questa storia  che se ci si iscrive all’ordine –in Toscana- anche con un certo ritardo, non si paga l’aggravio previsto (fino a marzo però, poi sì…)
Grazie. Sarò grato.
Ma 10 euri mi cambiano la vita? La risposta, comunque le mettiamo è no. Sempre no. Solo no.
Cosa me la cambierebbe? Dal punto di vista professionale, intendo?
Bh. Magari un OdG ch non esista solo  in forma di busta (quella che ti  recapita il bollettino) e di bollino (quello che ti conferma l’iscrizione).
Un Ordine che non ‘scompaia’ mentre le testate chiudono a grappoli e gli editori fanno a gara per rivestire i panni dei simpatici  detrattori di diritti e paghe.
Un ordine che spieghi a tutti cosa sia la deontologia e sia inflessibile con chi la uccide.
Che  sia motore  iniziative a tutela della professione
Che comunichi continuativamente e con chiarezza
Che solleciti e promuova le migliori energie, e non le seppellisca sotto la polvere  dei patti tra correnti
Che si apra alle nuove tecnologie
Che dialoghi con la societa’ per promuovere la professione e la dignità di chi la pratica
Che si faccia sentire contro i bandi palesemente taroccati a beneficio di soliti noti
Che promuova iniziative a supporto dei colleghi in difficoltà

Ecco, a un ordine del genere 10 ma anche 20 euro in più (all’anno) glieli darei volentieri.

Ya Basta 

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