mercoledì 1 maggio 2013

PRIMO MAGGIO...CON RABBIA


(dal titolo di una canzone dei CCCP)

Primo maggio con rabbia, perché la nostra non è più  una repubblica fondata sul lavoro, ma sui furbi che il lavoro te lo sottopagano, te lo tolgono quando gli pare, te lo fanno calare dall'alto. E perché  non è una repubblica che, come recita la costituzione, permetta a ciascuno di noi, attraverso l'esercizio di una  professione, la garanzia  di  un'esistenza dignitosa , per noi e per le nostre 'famiglie' (qualunque esse siano).

L'Italia di oggi è la Repubblica dei furbi, delle consorterie, delle appartenenze, dei 'dammi qualcosa che ti do qualcosa in cambio'. Dello scambio di favori.  Un paese con sempre meno imprenditori e sempre più padroni. Dove il cinismo dei sadici diventa politica aziendale. E i lacché fanno strada a posto dei meritevoli. 

E' il paese delle mezze verità, o delle piene menzogne. 
Il paese che 'se stai zitto e non protesti, forse un giorno...'.
Un paese dove, giustamente o meno, tanta gente Ha rinunciato a lottare A sperare. 

E in questo paese fare i giornalisti è diventata una bestemmia: dileggiati, sfruttati, precarizzati.
Un paese dove ormai  bisogna essere ricchi. per potersi permettere tre, cinque, dieci, quindici anni di sfruttamento intensivo. Ovvero lavori solo se hai i soldi.
Un paese ossimoro!

Noi abbiamo detto ya basta! A cominciare dalle nostre vite e dalla nostra professione.
L'Italia di oggi va ricostruita.. Ciascuno con il proprio tassello del colore giusto e della giusta sostanza. Ciascuno facendo bene quello che ha deciso di fare.
Ripartire da qui: da quello che facciamo, dalla ns. (meravigliosa) professione, per cambiare in meglio.
E riconquistare il sapore  bello di una festa che oggi puzza di retorica e di sdegno.

Si parte con le prossime elezioni dell'ordine, con i nostri candidati decisi insieme, per portare avanti le nostre politiche e i nostri ideali.

YB

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